venerdì 22 dicembre 2017

domenica 29 ottobre 2017

Chiusura in Soca


Dopo sette anni, grazie a Marco Castellan, ieri siamo andati a fare la chiusura in Soca. Il siamo guardando la foto sopra da sinistra sono Io, Domenico e Marco, amici e compagni di tante avventure. Come scritto sopra 7 anni fa io e Domenico era l'ultima volta che pescammo in questo meraviglioso fiume. Lo abbiamo abbandonato per tanti motivi, la scoperta di altri fiumi più convenienti e più ricchi di temoli e poi siamo contrari alla politica della famiglia dei pescatori della RD Tolmin, dove per sopperire alla mancanza e alla difficoltà di ripopolare con materiale autoctono il fiume di temoli e marmorate continuano ad immettere camionate di iridee con lo scopo di solo guadagno economico. Ma un invito è sempre un invito e non si può rifiutare. Marco è socio della RD Tolmin e aveva a disposizione due permessi gratuiti e chi se non invitare il sottoscritto e il Meni i suoi amici preferiti di "carpate" al lago di Cordovado da Gino ? I livelli del fiume erano perfetti e aveva nelle buche profonde il classico colore verde smeraldo che staglia netto sui bianchi ghiaietti che lo circondano. Marco ci ha fatto conoscere alcune pool che mai mi ero sognato di sapere che esistessero. La prima proprio sotto il ponte di Tolmino, un posto facilmente raggiungibile come tutte le altre tre, ma io non ci ero mai stato. Come ho detto prima i livelli erano bassi per la stagione in corso e questo favorisce alcune zone del fiume dove nel regime normale di portata è quasi impossibile raggiungere. Ci dividiamo, Marco indica a noi due il posto da dove iniziare a pescare, visto il tipo di azione di pesca che noi due si pratica. A me, che oggi avevo deciso di pescare a mosca secca, a valle del ponte. Domenico, lui pesca ninfa, nel raschio a valle e infine Marco grande conoscitore della tecnica Wet Fly poco distante da Domenico verso valle nelle correntine. Avevo problemi con il terminale quando il Meni al terzo lancio gridò: "pesce in canna" e una bellissima iridea fu guadinata. Finalmente dopo aver trafficato con fili di varie dimensioni ero pronto per pescare. A poche decine di metri dal ponte una lama di ghiaino divideva l'acqua in due correnti, quella principale con una forza maggiore verso la sponda opposta da dove mi trovavo, e l'altra davanti a me, una correntina con andamento lento con una profondità sul metro. Montato una Peute sul #18, imi che in questo periodo in Kupa ha fatto sempre la differenza, convinto dell' efficacia della mosca già al primo lancio a fine passata ho fallito l'aggancio di un pesce. Questo mi rincuorava la scelta della Peute era quella giusta. Dopo un paio di lanci un'altro attacco del pesce e anche questo l'ho mancato. Fatto due passi avanti e al lancio successivo :

Un attacco violento sulla povera Peute e con una ferrata giusta ho agganciato un temolo che dal primo momento non mi ero accorto dalla sua dimensione. Ma poi nella lotta per il recupero ho visto di che stazza era il mio avversario. Azzo !! E' bello grosso! La mia preoccupazione, mentre facevo tiramolla con il temolo,  era nel finale non per la tenuta del tip del 0,11 fluorocarbon, ma per i nodi di congiunzione tra gli spezzoni di fili che poco prima ho fatto in fretta e furia. Al mio grido :" pesce in canna" Marco mi si è avvicinato ed ha assistito al mio combattimento con il timallide. Alla fine sono riuscito a guadinarlo. Un bestione che ha spanne si e no arrivava vicino ai 50 cm. e in lunghezza superava la dimensione del guadino. Un temolo così erano anni che lo prendevo, l'ultimo 30 anni fa se ben ricordo sulla Sava a Radovljica sulla congiunzione delle due Save. Foto di rito e poi con delicatezza nell' acqua bassa per la rianimazione fino a quando con un colpo di coda è sparito nella corrente.

Se la cattura è andata a buon fine lo devo all'accortezza di impedirgli di raggiungere la corrente principale se la raggiungeva non ero qua a descrivere tutto questo.
Nel proseguo della giornata dopo la pausa pranzo, Marco gran conoscitore del fiume ci portò nella pool dietro il cimitero di Tolmino. 

La temperatura ambientale si era portata sui 18 gradi e le prime schiuse di BWO si vedevano sulla superficie dell'acqua mentre schiudevano. La piana è bellissima ideale per  un pesce come il temolo. Anche in questa pool io e Marco in piana e il Meni nel raschio. Marco ha optato per la secca davanti alle bollate e dopo vari tentativi anche lui ha catturato un temolo. Un temolo l'ho portato in guadino pure io, non era di quelle dimensioni di quello del mattino ma è già tanto averlo catturato. Anche il Meni la sua cattura a ninfa l'ha fatta, la solita iridea di buone dimensioni che prontamente ho filmato.


Sostituito la Peute con la Royal Renegade # 22 ho avuto molti attacchi da temoli anche importanti ma nel gioco di portarlo al guadino è stata vana. La corrente, il peso e la forza del pesce con questi ami con il gap cosi piccolo gli fanno il solletico.  Imitazioni così piccole vanno bene alle Sorgenti del Kupa in questo periodo, dove le correnti sono molto deboli.
In Soca il sole sparisce prestissimo causa  il percorso del fiume che scorre in mezzo alle montagne e ad ottobre dove il sole non batte si sente subito la temperatura. Marco ci suggerisce di provare nella pool di Volarjie di fronte al campeggio. 
Attraversato il stretto ponte ci siamo portati di fronte al campeggio l'acqua era mossa niente a che fare con le due piane che avevamo pescato, ma Il Meni in queste condizioni d'acqua va a nozze. Poco dopo il solito grido di :"pesce in canna" ecco la solita iridea di discrete dimensioni. Io e Marco ci siamo arresi subito anche perché il sole era scomparso di nuovo. Non era stata una gran scelta. Decidiamo di lasciare Volarjie e di provare sotto la chiesa di San Lorenzo raggiungendo il posto dalla stradina panoramica parallela alla statale. La pool é bellissima come piace a me. 

Imballata di trote iridee, Marco che la frequenta spesso non ha catturato un temolo da anni, solo iridee. Anche questa volta Marco ne ha catturato una, a me si è slamata nel recupero e il Meni come al solito nel raschio : "pesce in canna". A conclusione una bellissima giornata nonostante che abbia preso in mano tre pesci di cui uno me lo ricorderò fin che campo, mi sono veramente divertito, Marco anche lui sui 4/5 pesci e infine Domenico l'unico che ha catturato un pesce su tutte le quattro pool.
 Fatto rifornimento e poi al confine una cenetta ristoratrice a base di pesce.
Un grazie in particolare a Marco per l'invito.

mercoledì 30 novembre 2016

Ecco la piccola fly box con la Super Pupa. Ora non ci resta che aspettare l'apertura della nuova stagione di pesca per verificare la sua efficacia. Costruita su ami barbless dal 12 al 18, ala in cdc color naturale hackles sabbia corpo e torace sia in pelo di lepre che in antron.


domenica 27 novembre 2016

La Super Pupa

Mi ha incuriosito un articolo su una rivista tedesca la: FliegenFischen portata al Club da Mauro Gasparotto un socio che per lavoro gira il mondo e all'occasione tra un aereo all'altro riesce dove si trova ad acquistare le riviste dedicate alla nostra tecnica. Torniamo alla Super Pupa , il dressing è molto facile semplice da costruire.
Amo: dal 10 al16
Filo: nero
Corpo: Lepre chiara
Torace: Lepre marron
Hackles: Grizzly o sabbia girata a palmer
Ala: 1 o 2 piume di CdC naturale posizionate in avanti verso l'occhiello.
Nota: A fine costruzione tirare verso in avanti la hackle e poi con le forbici tagliare la parte sotto e sopra in modo che la imi si presenti con le barbule della piuma solo nei lati .
Secondo l'autore questa imi rappresenta una pupa di sedge mentre cerca di guadagnare la riva per poi svolazzare via. E' un dressing molto conosciuto nel nord europa a caccia di temoli artici. Farò una piccola fly box e donerò un paio di mosche ai miei amici per testarla nei nostri fiume e sopratutto sul Kupa.

Ho fatto un video sono un autodidatta e tra le difficoltà e precarietà è venuto come meglio potevo.
A voi il giudizio.


venerdì 4 novembre 2016

La Mop Fly in pesca

Oggi pomeriggio sono andato al lago di Cordovado a Cordovado in provincia di Pordenone per avere la conferma dell'efficacia della Mop Fly.  Che dire è veramente micidiale, oltre 15 carpe di cui qualcuna sui 7/8 kg. stimata ad occhio.
Due immagini:



giovedì 3 novembre 2016

La Mop Fly

La Mop Fly l'ho conosciuta girovagando per il web. In un video su You Tube ho visto costruire questa imitazione. Alcuni la usano per le trote altri per le carpe. A me l'interesse era solamente per le carpe in laghetto. Ne ho costruite un paio per prova secondo i dettami dei dressing vari con qualche mia personalizzata modifica.  Le ho provate e la loro efficacia è stata devastante. Galvanizzato dal successo ne fatte delle altre riempendo una piccola fly box. Assieme ai miei amici Meni e Marco le abbiamo testate di nuovo e il risultato si è ripetuto come la volta prima che l'ho usata e cogliendo di sorpresa i miei due amici.
La Mop Fly è fatta dai penducoli di ciniglia in poliestere che si trovano nei mocci per la pulizia della casa. Dai filmati ho notato anche della ciniglia bianca/ marron chiaro o beige sono andato alla ricerca di questi colori ma non sono riuscito a trovarli. Ma non mi fermo qui la ricerca continua.....





Il dressing 
Amo: dal 6 al 12 -dritto, curvo o a jig
Bead: in proporzione all'amo possibilmente nera ma va bene anche altri colori.
Corpo: Penducolo di ciniglia - vari colori. Diametro 0.6/0.7
Torace: Dubbing Ice Dub - Crystal Dub o  filoplume( la parte inferiore, quella morbida, della piuma della hackles)- pelo di foca
In alcune imi ho inserito uno spot arancio vivo e poi ricoprirlo con resina UV.
Tempo di costruzione 3/4 minuti.

In particolare:












Cosa può indurre l'attacco del pesce a questa imitazione o esca lo si può solo immaginare. Per la mia personalissima opinione la carpa lo identifica come una ninfa di libellula (dragon fly), una sanguisuga a caccia di uova di pesce o di una pupa di sedge.





martedì 22 dicembre 2015