giovedì 3 febbraio 2011

Dry Emerger di Witold Ziemacki



Chi non ha letto il libro di Witold Ziemacki: Come Pescare meglio con la mosca artificiale - Editoriale Olimpia -, in cicolazione dal 1986. Oppure i suoi articoli pubblicati sulle riviste del settore come Pescare o Pescare MS.
In quei tempi la pesca a mosca in Italia era nel suo periodo migliore di espansione e le uniche fonti per poter conoscere questa tecnica di pesca non era altro che leggere libri o gli articoli delle riviste. Internet in quel periodo non esisteva e quindi tutto quello che si trovava di stampato sulla pesca a mosca veniva acquistato.
Witold Ziemacki è un signore polacco che da moltissimi anni vive o viveva, non so se è ancora in stato di grazia o no, a Recanati la ridente cittadina delle Marche famosa per aver dato i natali al poeta Giacomo Leopardi.
E' stato un pescatore a mosca più esperti in quel momento ideatore di nuove tecniche e nuove attrezzature.
Ho avuto un breve colloquio per telefono molti anno or sono, riguardanti la costruzione di una sua mosca la: Dry Emerger.
E' una mosca "no hackle" ideata da Swisher e Rchards autori del libro tradotto in italiano: Emergenti - Edizioni Gea. Questo libro fa un'accurata analisi del processo di schiusa dei principali ordini di insetti acquatici. Anche questo libro da un contributo enorme alla conoscenza della pesca a mosca.
La particolarità di questa imi sono le ali in polipropilene e la mancanza di hackle, una novità in quel periodo. La sua gallegiabilità è tenuta dalla larghissima codina a ventaglio e dalla particolare posizione delle corte alette.
Le difficoltà nella costruzione di questa imi era la preparazione delle ali, non riuscivo a farle come indicato nel dressing e un giorno preso dalla disperazione telefonai a Witold Ziemacki, il mumero del telefono era riportato sotto una sua foto nel libro.
Disponibilissimo ed in un buono italiano mi spiegò dove facevo l'errore nella preparazione delle ali, ma sopratutto ci teneva a dirlo che il montaggio delle ali dovevano essere montate non sopra l'amo ma sui suoi fianchi e poi in pesca questa mosca doveva essere ben ingrassata, doveva galleggiare come qualsiasi artificiale che imiti un'effimera a galla cioè senza dragare.
Ho ancora qualche mosca di questo tipo nelle mie fly box, non le costruisco più, con l'avvento del CdC questa tecnica di costruzione l'ho abbandonata.
Riccordo invece che la sua validità in pesca nelle rogge vicino casa era straordinaria.
Questo post è dedicato al personaggio Witold Ziemacki per il grande contributo che mi ha dato nella conoscenza della pesca a mosca.
Alcune immagini:





1 commento:

  1. le treccine come descritto nel suo libro le faccio ancora, per il dry emerger, così come tutte le varie mosche con ali in poly, non sono mai riuscito a trovare un poly fine.

    RispondiElimina